Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery.
Pubblicato nel 1943.
E’ un breve romanzo per ragazzi ma anche per adulti.
La storia è semplice e fantasiosa.
Il piccolo principe raggiunge diversi pianeti, tra cui la Terra.
Parla con diversi personaggi.
Il segnale che vuole dare l’autore è profondo.
L’inutilità di certe cose. Il carattere delle persone l’avidità, il potere, la vanità, il vizio,etc.
Tutte cose che non rendono la felicità dell’uomo.
L’uomo raggiunge il suo scopo soltanto nel momento in cui si prende cura dell’altro.
Allora tutto ha un senso. l’altro deve essere addomesticato. Deve entrare nella tua vita. Tu sei utile perchè c’e’ lui, la persona, l’animale , la pianta che ha bisogno di te. Deve sentire che tu ci sei sempre.

Dal testo .”Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini, E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.

Nella vita le cose materiali non hanno valore, ciò che conta è l’amore.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta”.
Antoine de Saint- Exupèry

Dalla prefazione del libro:
Un aviatore è costretto da un’avaria ad atterrare in pieno deserto: sabbia, solitudine e, sopra il suo capo, le stelle… Ma a un tratto, una voce: “Mi disegni per favore una pecora?” Di dove viene? Chi parla? Cosa significa quella strana domanda? E’ un minuscolo ragazzo il piccolo principe che vaga per gli spazi; il più meraviglioso, impensato e umano compagno.
Il piccolo principe è un capolavoro della letteratura infantile che, come i suoi grandi predecessori, da Peter Pan Pinocchio, dai racconti di Perrault e di Andersen ad Alice nel Paese delle Meraviglie, si rivolge a piccoli e grandi, ” a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più”.