Il giovane Holden. Romanzo del 1951. Tradotto dopo 10 anni da Einaudi con il titolo attuale.
Il romanzo è ambientato inizialmente ad Agerstown, una ipotetica citttadina in Pennsylvania. Poi il protagonista si sposta a New York, dove vive la sua faniglia. Ci troviamo nell’epoca del dopoguerra. Presumibilmente intorno al 1949. E’ il periodo della beat generation. Movimento giovanile che, in questo caso, troviamo in ambito letterario.
Holden è schivo e ribelle. Si rivela invece buono e generoso
Il romanzo è incentrato sul protagonista: Caulfield Holden. Il ragazzo minorenne viene esonerato dal college per lo scarso rendimento scolastico.
Holden è irrequieto, insofferente, alla ricerca di qualcosa. Non sà neanche lui di cosa. Holden parla direttamente al lettore. Si crea una confidenza tra Holden e noi che lo leggiamo da tanti anni. Parla ad intere generazioni.
Una lotta continua con sè stesso. Salinger fa parlare il suo personaggio in prima persona.
La storia è incentrata sulla ricerca di sè stessso (una introspezione) e dei rapporti con gli altri.Ci parla,, ci racconta le cose più intime. Ci dice ciò che pensa
Resta desolato dagli atteggiamenti di tutte quelle persone con cui viene a contatto. Trova la felicità e la serenità osservando gli atteggiamenti dei bambini. Un amore, il loro, incondizionato che ha nei confronti della sorellina Phoebe. Salinger ci fà appassionare a questa storia grazie a questo rapporto che si instaura con il lettore.
E’ una storia che fà assaporare la solitudine e la depressione. Mitigato dall’umorismo, da un linguaggio straordinariamente moderno, rendono un libro amabile.
Dal libro: “…scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato.”
Libro trascinante. Psicologico: Umoristico.. Solktanto leggendolo si riescono a percepire certe emozioni. Con Holden condividiamo le emozioni!
